Studio di Medicina Psicosomatica
AREA CLINICA
PSICOTERAPIA
PSICOSOMATICA
Mente e corpo sono legati reciprocamente: non si può pensare di curare l'uno senza l'altro.
Pur parlando linguaggi diversi, esprimono un unico messaggio di guarigione che trova nel simbolo la possibilità di essere decifrato.
La psicosomatica è un ambito di studio comune a medicina, psicologia e psicoterapia che si occupa e indaga la relazione e l'interazione tra mente-corpo nella persona in pieno benessere, nei momenti di disagio psicologico e nella malattia.
Tra i diversi orientamenti esistenti, gli operatori dello studio condividono e propongono la visione psicosomatica simbolico-analitica (junghiana).
In tale prospettiva, psiche e corpo, pur utilizzando modalità diverse, sono legati reciprocamente ed esprimono l'individualità della persona (il Sé).
Attraverso la lettura simbolica, si può individuare un senso comune ai sintomi psichici e fisici che si presentano nell'individuo e che rappresentano il primo tentativo, da parte dell'unità psiche-soma, di reagire a momenti di crisi evolutiva, a pressioni esterne o difficoltà relazionali.
Quando non ci sono parole per esprimere il proprio disagio o quando quest'ultimo è soffocato e inconscio, il corpo si prende carico di manifestarlo.
Ecco che si possono presentare crisi d'ansia, attacchi di panico, fasi depressive, crisi esistenziali, relazionali e lavorative; ma anche disturbi somatici funzionali come: cefalea, gastrite, disequilibri intestinali, dolori articolari, irregolarità mestruali, problematiche sessuali e disordini alimentari...
Nella psicoterapia psicosomatica, all'interno della relazione terapeutica, si dà spazio all'espressione del disagio per evidenziarne ed integrarne il senso nella prospettiva più ampia dell'evoluzione individuale e dell'espressione del sé, permettendo la guarigione.
I sogni, come i sintomi, sono segni dal grande valore simbolico che portano messaggi profondi per la propria individuazione, non sono quindi dei nemici da sconfiggere ma degli alleati da ascoltare.
TECNICHE IMMAGINATIVE
Le tecniche di rilassamento immaginative sono attuate all'interno del percorso psicoterapeutico e come strumento di benessere in sedute individuali e incontri di gruppo.
RILASSAMENTO FISICO
Il rilassamento fisico che si ottiene attraverso la contrazione e la distensione delle diverse parti del corpo, produce uno stato psicofisico ottimale affinché possano affiorare immagini interiori dall’efficace valenza terapeutica.
RILASSAMENTO E IMMAGINI
Le Tecniche di rilassamento, in particolare la distensione immaginativa, offre la possibilità di intraprendere percorsi di autoguarigione e di benessere avvalendosi della possibilità di incontrare immagini spontanee o evocate dall’operatore.
TERAPIE
NATURALI
"La medicina naturale è meglio di quella ufficiale perché i farmaci non sono di origine chimica". Tutti quelli che pensano questo faticano a cogliere il punto centrale e radicalmente differente nell'approccio al malato della pratiche olistiche.
Da sempre l'essere umano ha cercato nella natura attorno a sé qualcosa che lo aiutasse a affrontare malattie e disagi e le medicine naturali sono vecchie di millenni; sono nate ben prima che la dualità "mente-corpo" diventasse il fulcro della scienza medica. Inevitabilmente nella ricerca di quella particolare erba che migliorasse lo stato di salute si tenevano conto di tutti gli aspetti della malattia e del malato. E una traccia importante veniva dalle analogie tra le caratteristiche di quella certa pianta e ciò che si cercava di curare. Pian piano, attraverso l'esperienza, si sono andate codificando le grandi medicine naturali: in oriente l'agopuntura; in occidente, attraverso la matrice comune dell'alchimia, la fitoterapia e l'omeopatia. Tutte caratterizzate dal comune approccio che mette al centro l'individuo, e non il malato o addirittura soltanto la malattia, e che vede nella ricerca del recupero dell'equilibrio energetico alterato il senso dell'intervento terapeutico.
Somministrare quell'erba, prescrivere quel rimedio, pungere quel punto sono sempre interventi terapeutici che riconoscono le loro radici in ciò che l'individuo prova e progettano il riequilibrio dell'essere umano, tenendo conto dell'insieme e non del singolo sintomo o organo colpito. Certamente usare un'erba è sempre più "naturale", ma non è sufficiente. Solo cogliendo il senso della malattia, e che cosa sta cercando di esprimere, il medico può trovare un elemento che sappia parlare lo stesso linguaggio del malessere e sia in grado di interagire con la sua dimensione energetica. Seguendo questa lettura sarà ad esempio più facile comprendere come mai in omeopatia sono così utilizzati i veleni di qualsiasi genere (vegetale, animale o minerale). Un elemento in grado di rivoluzionare l'equilibrio vitale e di provocare la morte è senza dubbio una sostanza con una grandissima carica energetica ... Attraverso la preparazione di diluizione e dinamizzazione propria della medicina omeopatica siamo in grado di utilizzare quell'energia a favore dell'individuo malato e non a suo danno.